La Confraternita di Sant’Efisio venne canonicamente eretta con bolla del Pontefice Paolo III nell’aprile 1539 e aggregata successivamente con bolla del Pontefice Paolo V il 24 Settembre 1621 all’Arciconfraternita del Gonfalone della Santissima Vergine del Riscatto, primaria Confraternita esistente in Roma fin dal 1260.
Questa deve la sua origine ad una associazione nata ai tempi di San Bonaventura da Bagnoreggio, Cardinale e successore di San Francesco d’Assisi, e chiamata dei Raccomandati di Santa Maria. L’elevazione canonica della Confraternita dei Raccomandati di S.Maria fu sanzionata da Papa Clemente IV con bolla del 18 Ottobre 1264, il sodalizio raggiunse grande diffusione e splendore alla fine del 1300 ed ebbe grandi riconoscenze nella vita pubblica e politica nella città di Roma; portando così il Sodalizio a prendere il Titolo del Gonfalone, in riferimento al Glorioso Gonfalone di Malta.
Appartenere all’Arciconfraternita di Sant’Efisio fino a non molti anni fa era ad esclusivo appannaggio degli abitanti di Stampace, quartiere dove è situata la chiesetta di Sant’Efisio, dove generazioni di famiglie erano rappresentate nell’Arciconfraternita.
Ormai da alcuni anni c’è stata un’apertura ad accettare l’ingresso anche dei fedeli non residenti a Stampace ma in altri quartieri della città e dell’hinterland; è stato un adattamento alla metamorfosi demografica che ha subito il quartiere di Stampace.
L’associazione che spesso primeggiò per il numero degli iscritti, fino alla prima metà dell’800 era organizzata in classi ed accoglieva tra i suoi membri ecclesiastici e laici, persone umili, artigiani, professionisti, rappresentanti della borghesia e della nobiltà locale ma anche Vicerè, Principi e Sovrani.
Ancor oggi riveste un ruolo rilevante nel panorama confraternale sardo assicurando l’adempimento dei voti formulati dai nostri avi e catalizzando la devozione della Sardegna per il Santo.