Meno soldi sul conto a marzo: come l’Assegno Unico influisce sui pagamenti. Cosa sta succedendo?
Molti italiani che hanno controllato il saldo del proprio conto corrente bancario a marzo hanno avuto una brutta sorpresa: il saldo era inferiore rispetto al mese precedente. La causa principale di questo improvviso decremento è direttamente collegata all’Assegno Unico e Universale per i figli, una misura introdotta per fornire sostegno finanziario alle famiglie. Ma perché il pagamento è stato inferiore questo mese? Di seguito spieghiamo i dettagli.
Perché l’importo dell’Assegno Unico è stato ridotto a marzo?
La riduzione subita da molti beneficiari nel mese di marzo non è dovuta ad un errore tecnico o ad una riduzione inaspettata, ma è legata all’aggiornamento annuale degli importi effettuato dall’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) in base all’aggiornamento dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Infatti, entro il 28 febbraio di ogni anno, ogni nucleo familiare deve presentare l’ultima dichiarazione ISEE. Se ciò non avviene, viene automaticamente erogato l’importo minimo previsto dalla legge, con conseguente riduzione del beneficio mensile.
In che modo l’ISEE influisce sull’assegno unico?
L’assegno unico è direttamente proporzionale al valore ISEE dichiarato. Più basso è il valore ISEE, più alto è l’assegno, e chi non aggiorna i propri indicatori economici entro il termine stabilito riceverà automaticamente l’importo minimo. Pertanto, se non presenti l’ISEE entro febbraio, riceverai un importo notevolmente ridotto rispetto ai mesi precedenti.
Cosa devo fare se ricevo un assegno inferiore a quello previsto?
Se ricevi un importo inferiore rispetto al mese precedente, la prima cosa da fare è verificare se hai effettivamente presentato l’ISEE aggiornato. In caso contrario, è importante farlo il prima possibile. Una volta presentati i documenti, l’INPS ricalcolerà automaticamente l’importo dell’assegno, compresi eventuali arretrati.
Fai attenzione ai tempi di recupero degli arretrati
È importante sapere che gli arretrati vengono riconosciuti solo se l’ISEE viene presentato entro la fine di giugno dell’anno in corso. Pertanto, agendo rapidamente, è possibile recuperare l’intero importo degli arretrati del mese precedente. Se l’ISEE viene presentato dopo tale termine, il nuovo assegno sarà valido a partire dal mese successivo alla presentazione e non è consentita l’applicazione retroattiva.

Corretta presentazione dell’ISEE
Per aggiornare correttamente il proprio ISEE è necessario rivolgersi al CAF (Centro di assistenza fiscale), un ente assistenziale, oppure accedere al portale INPS con SPID, CIE o CNS ed effettuare autonomamente la procedura. È fondamentale disporre di tutti i documenti necessari, come quelli relativi ai beni mobili e immobili e ai redditi dell’intero nucleo familiare.
Se si completa la procedura di richiesta con le autorità in modo tempestivo, è possibile evitare spiacevoli sorprese e usufruire appieno del sostegno finanziario fornito alle famiglie italiane.